Facebook Ads : i consigli di At Media

facebook advertising
Pubblico il 29 Gennaio 2014 in Social Media

Questo articolo è un Guest-post di Marco Guarino . Se anche voi volete scrivere un guest-post per il mio blog visitate la pagina Collabora con me!

Facebook e la sua pubblicità, un argomento tra i più attuali e complessi per tutti gli addetti ai lavori nel mondo dei Social Network. Le potenzialità sono enormi, eppure non è da tutti riuscire a sfruttarle al meglio.

Proviamo ad individuare quali sono le cose più importanti che posso essere realizzate e quelle che a nostro modo di vedere risultano di più complessa realizzazione a riguardo.

Tutto il settore parla di Facebook Ads, ma perché tanta attenzione a questo argomento?

Perchè comprare pubbblicità su Facebook?

 

Facebook Ads

-In primo luogo perché si tratta del canale di interesse di gran lunga più importante del mondo. (basti pensare che in poco più di due anni ha conquistato circa il 16% dell’intero mercato dell’advertising realizzato da mobile).

– Permette di intercettare il maggior numero di utenti se paragonato ai competitor, in Italia soltanto Google è capace di tenere il passo.

– La semplicità di utilizzo, per utilizzarla basta avere un account sul social e una carta di credito.

– In termini di profilazione, garantisce le più ampie possibilità presenti sul mercato. Di seguito, un’immagine che mostra le caratteristiche generali che hanno gli utenti di Facebook.

Facebook Advertising

Come ragionare in termini di Marketing?

Proviamo ad analizzare quelli che possono essere gli aspetti più critici da valutare qualora decidessimo di utilizzare questa tipologia di advertising:

-Un problema può senza dubbio riguardare la massiccia dose di informazioni che passano. Questo risulta spesso difficile da ordinare per gli algoritmi che si ritrovano a dovere confrontare un mix di contenuti che quotidianamente vengono prodotti da utenti, pagine ed applicazione che potrebbe risultare letale. La naturale conseguenza di questa situazione è la sempre più ridotta portata dei contenuti prodotti dalle pagine aziendali.

– Altra criticità sta nel trovare il giusto equilibrio tra i contenuti organici e quelli sponsorizzati. È importante che i post su cui decidiamo di puntare per la pubblicità non esercitino una pressione troppo elevata sugli utenti stessi. Come analizzarla al meglio? Valutare il numero medio di volte in cui il post o l’annuncio sponsorizzato è stato visto dall’utente e allo stesso tempo dare il giusto peso al numero di volte in cui l’utente ha reagito negativamente al nostro annuncio nascondendolo o peggio segnalandolo come fastidioso .

– La profilazione, analizzata precedentemente come aspetto positivo , spesso può risultare meno facile del previsto. Estremizzando il concetto, un utente che ha manifestato un interesse per una Ferrari (magari “mi piace” ad una delle pagine ufficiali) non è detto che possa permettersene l’acquisto. Quindi potremmo pensare ad una profilazione degli status symbol “laterali”, magari chi è interessato ad una Ferrari potrebbe anche essere interessato ad una Rolls-Royce o al campo della finanza o al golf!

Possiamo concludere sostenendo che senza ombra di dubbio nella nostra epoca è di fondamentale importanza per un azienda saper utilizzare i social in quanto sono divenuti lo strumento di comunicazione più diffuso, più immediato e più efficace per colpire il target desiderato. Allo stesso tempo non dimentichiamo che i social sono lo specchio dell’azienda, Facebook e il suo advertising vanno utilizzati con attenzione e con professionalità. Questa è la regola fondamentale.

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