Hashtag: come usarli correttamente.

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Pubblico il 13 Agosto 2013 in Social Media

Qualche giorno fa vi ho parlato della nascita degli Hashtag e vi ho anche parlato brevemente di come si usano. Dopo aver ricevuto qualche richiesta sui social network, ho deciso di analizzare meglio il passaggio dell’utilizzo e quindi capire meglio come li si deve usare.

Come non usare gli Hashtag?

1. #noncrearefrasitroppolunghe

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Si possono creare Hashtag composti da più parole(ricordandoci di omettere gli spazi e mettendo in maiuscolo la prima lettera di ogni parola per rendere l’hashtag più leggibile) ma è giusto ricordare che è meglio creare due o tre hashtag diversi che creare un solo hashtag. Infatti è molto più probabile che una persona cerchi un hashtag composto da una parola, che un hashtag composto da 4-5 parole.

2. #Non #mettere #l’ #hashtag #a #ogni #parola .

Come avevo già detto, gli hashtag vanno messi a 2-3 parole del nostro tweet o post. Infatti l’ hashtag dovrebbe essere messo alle parole chiave del nostro post e quindi agli argomenti chiave del nostro tweet… .

3. Non usare hashtag incoerenti con il tuo post.

Facebook, Twitter e tanti altri, raccolgono in uno spazio tutti gli hashtag più usati del momento. E’ giusto ricordare che non devi mettere hashtag che riguardano altri argomenti rispetto al tuo, solo perchè sono i più usati e visitati del momento.

Come usare gli hashtag?

Prima abbiamo parlato dei modi sbagliati nell’utilizzo degli hashtag. Adesso parleremo dei metodi per rendere divertente e farci riconoscere sul web grazie ai nostri hashtag.

1. Usa un hashtag “personale”.

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Creati un hashtag di una parola che usi solo te, fatti riconoscere e differenziati dalla massa! Ad esempio se pubblichi dei tweet che riguardano il tuo sito web, puoi inserire in ogni post il nome o l’abbreviazione del nome del tuo sito web, #rvblog.

2. Promuovi gli eventi

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Se crei un post che parla di un evento oppure vuoi dire la tua riguardo un evento, può essere interessante inserire l‘ hashtag dell’evento, addirittura in molti eventi sfruttano gli hashtag per raccogliere le opinioni dei visitatori oppure per raccogliere le domande da porre durante una conferenza.

3. Gli hashtag divertenti

Può essere divertente inserire l’hashtag di un’ esclamazione come #ohibo per commentare una notizia, oppure per far capire la propria opinione in un post. Oppure la si può inserire all’interno di un retweet per far capire ai nostri follower qual’è il nostro stato d’animo.

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Commento

  1. Neanche a me piacciono gli hashtag usati senza una logica. L’hashtag è uno strumento di ricerca, così come i tag del blog sono uno strumento di ricerca e non di archiviazione.

    Taggare una parola come “#nonnepossopiù” per esprimere la propria rabbia non ha senso. Chi mai andrà a cercare quella parola?