Usare Google Trends per ottimizzare la produzione dei contenuti

Pubblico il 26 Luglio 2017 in Blogging

Ad un qualsiasi corso SEO ti insegneranno che il Google Keyword Planner è uno dei tuoi migliori amici perchè ti fornisce dati relativi ai volumi di ricerca su Google. Per certi versi questa cosa è vera, visto che lo strumento è totalmente gratuito e offerto da Google stesso.

Se lo studi attentamente però noterai che lo strumento ti fornisce dati relativi soltanto agli ultimi 12 mesi e spesso questo periodo di tempo non è sufficiente per prendere le scelte migliori in fase di pianificazione dei contenuti.

In particolare ritengo che questo sia dannoso per tutte quelle aziende che dispongono di risorse limitate e che quindi si possono concentrare su pochi contenuti per poter migliorare i risultati generati dal proprio sito web. Per evitare che tutto ciò accada conviene combinare i dati di diverse fonti, tra cui Google Analytics, la Google Search Console, le ricerche interne degli utenti e soprattutto Google Trends.

I trend sui motori di ricerca

Google Trends è appunto lo strumento gratuito di Google che ti permette di analizzare i trend di ricerca per periodi di tempo che vanno dal 2004 ad oggi. L’unica differenza rispetto al Keyword Planner è che la piattaforma fornisce appunto i trend e non i volumi di ricerca, proprio per questo motivo ti consiglio di combinare sempre i dati dei due strumenti per capire effettivamente l’andamento della domanda.

È molto importante analizzare i trend per capire meglio quando e quali contenuti dovrai essere pubblicati. Ci sono degli argomenti che diventano popolarissimi in poco tempo per poi scomparire (hanno i loro 15 minuti di fama ;)).

Un ottimo esempio è Pokemon Go, se si vuole davvero cavalcare l’onda devi essere in grado di produrre un contenuto in pochissimo tempo ed essere in grado di capire quali sono i bisogni delle persone che digitano determinate query.

Poi ci sono gli evergreen, quegli argomenti che non tramontano mai e su cui ci può fare sempre affidamento. In particolare nicchie(es. ecommerce) possono essere le parole chiave più competitive visto che ti garantiscono un traffico più o meno costante nel corso degli anni.

Se analizzi attentamente il termine “videogiochi”, noterai che comunque l’interesse sta pian piano diminuendo, però non è sicuramente un calo drastico come quello di Pokemon Go.

Infine devi sapere che i trend di ricerca variano anche in base al search intent degli utenti. Nel grafico qui sotto sono andato ad analizzare la parola “Natale”, la linea blu rappresenta l’andamento delle ricerche su Google negli ultimi 12 mesi, mentre quella rossa rappresenta (l’andamento negli ultimi 12 mesi) il trend della parola “Natale” digitata su Google Shopping o con l’intento di acquistare qualcosa.

Come ben vedi il trend generale ha il suo picco il giorno della vigilia di Natale, mentre quello che riguarda i regali ha il picco l’8 dicembre (giorno di festa in cui spesso si acquistano i regali).

È quindi molto importante determiare quali sono i tuoi obiettivi per capire quando gli utenti che vogliamo raggiungere effettuano determinate ricerche sui motori di ricerca.

 

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