Argomenti del post
Per creare un sito o un’applicazione mobile in grado di generare profitti per la nostra azienda, dobbiamo partire dall’analisi dei comportamenti dei nostri utenti, e basandoci sulle informazioni che raccogliamo dovremmo essere in grado di ottimizzare le pagine del nostro sito in modo da rendere facile, veloce e interessante (per le persone), la “conversione” da utenti a clienti veri e propri.
Il processo di ottimizzazione e miglioramento del design di un sito web dovrebbe essere continuativo e non soltanto dovrebbe tenere conto degli aspetti grafici, ma anche di quelli più legati al modello di business dell’azienda che esso rappresenta.
Spesso questo però non è possibile perchè non si è in grado di raccogliere dati rilevanti riguardo a come gli utenti interagiscono e si comportano quando arrivano sul nostro portale digitale.
Quali strumenti utilizzare per raccogliere i dati?
I 3 strumenti che solitamente consiglio visto che sono disponibili gratuitamente per tutti sono:
Il primo e l’ultimo sono strumenti di web analytics gratuiti che permettono di raccogliere tantissime informazioni riguardo al proprio sito web, in questo caso andremo a vedere nello specifico quali soluzioni consultare per capire i comportamenti dei nostri utenti. Mentre Hotjar è un servizio freemium che permette di generare heatmap (mappe di calore) e registrare il movimento del cursore del mouse dei propri visitatori.
1. Google Analytics – Sezione Comportamenti
In Google Analytics c’è un intera sezione “Comportamenti” che è interamente dedicata all’analisi delle abitudini degli utenti che visitano il nostro sito.
Molto interessanti sono le analisi che si possono fare nella sottosezione “Flusso di comportamenti“, che permette di vedere il flusso di navigazione degli utenti. Si possono anche creare dei segmenti personalizzati che permettono di analizzare uno specifico gruppo di utenti (es. tutti gli utenti acquisiti tramite Facebook) per vedere quali pagine solitamente visitano e in quali pagine solitamente abbandonano il sito.
È anche possibile analizzare il flusso di comportamenti di tutti gli utenti che iniziano la loro navigazione atterrando su una specifica Landing Page.
Altra sezione molto importante è quella che mostra la velocità del nostro sito web, è possibilmente che un scarso tasso di conversione sia dovuto a tempi di caricamenti lunghissimi magari all’interno del checkout del proprio e-commerce e questo spesso può portare ad un incremento dei carrelli abbandonati.
Ultima sezione che tutti noi dovremmo consultare è quella relativa alle “Ricerche sul sito“, all’interno di questa sottosezione vengono infatti raccolte tutte le query digitate dai nostri utenti nel motore di ricerca interno del nostro sito web.
Sempre utilizzando i segmenti personalizzati di Analytics mi è capitato spesso di utilizzare il report del ricerche sul sito per capire il vero intento di ricerca di alcune persone che arrivavano su un mio sito attraverso delle campagne Google Adwords che avevano come target delle query piuttosto generali.
Per saperne di più riguardo alla sezione “Comportamenti“:
Anche nella sezione “Conversioni” si possono analizzare dettagliatamente i comportamenti dei nostri utenti. In particolare è possibile vedere il processo di checkout e capire quali sono i passaggi che bloccano gli utenti e li spingono ad abbandonare il carrello.
Per un’analisi più completa del checkout si posso anche incrociare i dati che si raccolgono attraverso Hotjar e Yandex Metrika visto che permettono di avere una miglior visione su quello che realmente accade all’interno delle pagine del sito.
2. Yandex Metrika
Anche Yandex, il principale motore di ricerca russo, offre un servizio di web analytics chiamato Yandex Metrika.
Yandex Metrika offre anche due servizi che in Google Analytics al momento non esistono: sono il generatore di mappe di calore e la possibilità di tracciare i movimenti che l’utente esegue con il cursore del mouse. Questo servizio si chiama WebVisor ed è possibile vederlo in azione nel video qui sotto:
Attivare WebVisor è piuttosto semplice e lo si può fare attraverso l’implementazione di un pixel di monitoraggio all’interno del proprio sito. Poche ore dopo l’attivazione sarà inoltre possibile ad accedere ai primi dati relativi ai propri visitatori.
3. Hotjar
L’ultimo strumento utile per l’analisi dei comportamenti degli utenti è Hotjar. Questo strumento freemium permette attraverso l’implementazione di un pixel di monitoraggio di generare:
- Heatmap delle pagine
- Registrare i movimenti del cursore del mouse
- Analizzare il checkout di un e-commerce
- Analizzare la compilazione di un form di contatto
Attraverso le Hetmap si possono capire se le Call to Action sono ben visibili e anche se i contenuti vengono effettivamente letti dagli utenti: spesso noto che molte persone usano il cursore del mouse per tenere il segno della riga di testo dove sono arrivati a leggere.
Attraverso le heatmap è anche possibile capire quali sono le sezioni del sito più interessanti per i vari utenti.
»» Heatmap del mio blog generata attraverso Hotjar -> clicca qui
Mentre nella sezione di analisi dei funnel di conversione è possibile analizzare non solo il processo di checkout di un ecommerce, ma anche vedere quante persone hanno provato a compilare un form di contatto.
In questa sezione è anche possibile vedere il tempo impiegato da ciascun utente per compilare ogni singolo campo del form.
La miglior soluzione è confrontare i vari dati per poter avere una miglior panoramica su tutti gli aspetti che influenzano i comportamenti degli utenti, il passo successivo è poi quello di essere in grado di identificare i problemi e trovare delle soluzioni ad essi.